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lunedì 1 giugno 2015

Tecnologie Agroalimentari: I TARALLI


Le Origini del Nome

Da dove nasca la parola tarallo, non si sa con certezza. Per cui si sprecano le ipotesi: c’è chi dice dal latino “torrère” (abbrustolire), e chi  dal francese “toral” (essiccatoio). Facendo riferimento alla sua forma rotondeggiante, qualcuno pensa che tarallo derivi invece  dall’italico “tar” (avvolgere), o  dal francese antico “danal”, (pain rond, pane rotondo).

La  tesi più attendibile vuole peraltro che  tarallo discenda dall’etimo greco “daratos”,  “sorta di pane”

Taralli






La Storia

A Napoli nel 700 c’era la povertà, per questo i fornai non si sognavano neppure di buttare via lo ”sfriddo”, cioè i ritagli, della pasta con cui avevano appena preparato il pane da infornare.  

A questi avanzi di pasta lievitata aggiungevano un po’ di “nzogna” (la sugna: in italiano, lo strutto, il grasso di maiale) e parecchio pepe, e con le loro abili mani riducevano la pasta a due striscioline. Poi le attorcigliavano tra di loro, davano a questa treccia una forma a ciambellina, e via nel forno, insieme al pane.

Il tarallo faceva  del bene a tutti: al fornaio, che utilizzava la pasta di pane rimasta, con poca fatica: e al popolo, che a pochi soldi (dati i bassi costi di produzione) se lo comprava.  Il tarallo era una vera benedizione per la borsa, per il palato e per la sopravvivenza: il grasso che contiene è infatti molto calorico.


 Preparazione

Per preparare i taralli, cominciate versando in una ciotola la farina e aggiungete l’olio, il sale e infine il vino bianco. Se si vuole aromatizzare si può aggiungere del pepe, del peperoncino o dei semi di finocchietto. Impastate gli ingredienti e quando saranno amalgamati trasferite il tutto su di un’asse di legno  e impastate per almeno 20 minuti fino a che il composto sarà liscio ed elastico. Mettete l’impasto a riposare coperto con della pellicola per almeno mezz’ora al fresco.Per preparare i taralli, cominciate versando in una ciotola la farina e aggiungete l’olio, il sale e infine il vino bianco. Se si vuole aromatizzare si può aggiungere del pepe, del peperoncino o dei semi di finocchietto. Impastate gli ingredienti e quando saranno amalgamati trasferite il tutto su di un’asse di legno  e impastate per almeno 20 minuti fino a che il composto sarà liscio ed elastico. Mettete l’impasto a riposare coperto con della pellicola per almeno mezz’ora al fresco.Non appena i taralli verranno a galla scolateli e adagiateli in un vassoio. Dopo un minuto trasferite i taralli su di una teglia con carta forno  e infornateli in forno già caldo a 200 ° per circa 30 minuti. Dopodiché  Estraete i taralli dal forno, toglieteli dalla teglia e lasciate raffreddare completamente i taralli prima di gustarli.





 



Vari Tipi



TARALLO DOLCE:          

Ingredienti per 6 porzioni:

• 1 kg di farina: 700 gr. tipo 00 e 300 gr. di farina di grano duro
• 4 tazzine di olio
• 4 tazzine di zucchero
• vino bianco quanto basta per impastare
• 2 bustine di lievito per dolci
• 2 bustine di vanillina

 TARALLINO PUGLIESE:


Ingredienti per 4 porzioni:
• 500 gr. Farina
• 20 gr. Lievito di birra sciolto In acqua
• 1dl Olio D'oliva
• 10 dl Vino Bianco
• 9 Cucchiai Acqua
• 10 gr. Sale Fino
• Semi Di Finocchio (o Anice)
• Prezzemolo
• Cipollina Tagliata Fina Fina
• Aglio, origano, formaggio




                                  
A cura di Francesco Sabatelli - Sabrina Alba 3°- D

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